L'Uvek deve riesaminare le domande per le licenze televisive di Biel/Bienne

La licenza televisiva per Canal B, che l'emittente avrebbe dovuto ricevere a partire dal 2025, è messa in discussione. Dato che l'offerta di TeleBielingue è in gran parte equivalente, il Tribunale amministrativo federale chiede al dipartimento competente di riesaminare le due domande.

(Immagine simbolo: Unsplash.com)

All'inizio del 2023 sono state messe a concorso 38 licenze radiotelevisive per gli anni 2025-2034. Nel gennaio 2024, il progetto Canal B TV di Cortaillod NE si è aggiudicato la concessione per la zona di Bienne. Il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Uvek) è giunto alla conclusione che Canal B è il più adatto a soddisfare il mandato di prestazione.

TeleBilingue ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo federale contro questa decisione. L'emittente deteneva la licenza per l'area dal 1999 e fino alla fine del 2024.

In una sentenza pubblicata giovedì, il Tribunale amministrativo federale ha accolto parzialmente il ricorso di TeleBielingue. Ha respinto le accuse relative al finanziamento di Canal B e ha confermato che l'emittente soddisfa i requisiti per la licenza.

Valutazione corretta

I giudici di San Gallo, tuttavia, hanno corretto la valutazione dell'Uvek in relazione a diversi criteri di selezione. Ad esempio, il metodo di esame del dipartimento violava la legge federale, in quanto portava alla decisione di non assumere apprendisti. In secondo luogo, l'autorità aveva corretto in modo errato la domanda di TeleBielingue e valutato un criterio irrilevante.

Il Tribunale amministrativo federale conclude che le due offerte sono in gran parte equivalenti. All'Uvek viene ora chiesto di riesaminare le due candidature in termini di diversità di offerta e di opinioni. In caso di equivalenza, la legge sulla radiotelevisione prevede che la concessione venga assegnata all'emittente che contribuisce maggiormente alla diversità delle offerte e delle opinioni.

Gli sponsor del progetto Canal B, già proprietari del canale televisivo regionale Canal Alpha, hanno espresso il loro disappunto per la decisione in una reazione scritta. Sono convinti che "la loro indipendenza e il loro approccio innovativo daranno un contributo importante alla diversità delle opinioni e delle offerte", ha spiegato Mystik SA, la società che sta dietro al progetto.

Critiche al potere mediatico di Gassmann

Mystik sostiene che TeleBielingue appartiene al gruppo mediatico Gassmann, che gestisce anche l'emittente radiofonica locale Canal 3. Il gruppo pubblica anche i giornali quotidiani Canal 3. Il gruppo pubblica anche i quotidiani Bieler Tagblatt e Giornale del Giura e gestisce il portale di notizie Ajour.ch. TeleBilingue è quindi "parte di uno dei più grandi conglomerati mediatici della Svizzera francese".

Da parte sua, il Gruppo Gassmann si è rallegrato della "vittoria di tappa": "Siamo lieti di constatare che la nostra candidatura è stata riconosciuta di pari valore", ha sottolineato il direttore editoriale Nicoletta Cimmino in un comunicato stampa.

Anche il sindaco di Biel/Bienne, Erich Fehr (SP), ha espresso giovedì la sua soddisfazione. Il Consiglio comunale di Biel (esecutivo) ritiene che l'offerta di TeleBielingue rifletta meglio la realtà del bilinguismo rispetto al progetto Canal B.

La sentenza del Tribunale amministrativo federale (TAF) è definitiva e non può essere appellata al Tribunale federale. Per non mettere a rischio la sicurezza dell'approvvigionamento, il TAF ha concesso a TeleBilingue una licenza transitoria per cinque mesi a partire dalla data della sentenza. (SDA)

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