Il Consiglio degli Stati non vuole una cessazione affrettata della radio FM
La trasmissione di programmi radiofonici in FM dovrà essere interrotta solo quando le alternative più moderne avranno una quota di mercato di circa il 90%. Il Consiglio di Stato vuole fissare questa soglia.
Martedì, la Camera piccola ha approvato senza opposizione una mozione in tal senso di Ruedi Noser (PLR/ZH). La mozione, con la quale anche il Consiglio federale è d'accordo, passa ora al Consiglio nazionale.
Dal 1° gennaio 2020, la trasmissione di programmi radiofonici tramite trasmettitori FM è facoltativa. Le stazioni radio sono quindi libere di rinunciare all'uso dei loro trasmettitori FM, congiuntamente o individualmente, prima della scadenza delle licenze radiofoniche alla fine del 2024.
Lo sviluppo delle abitudini di utilizzo della radio è stato rilevato dall'istituto di ricerca GfK a partire dall'autunno 2015. Secondo gli ultimi dati disponibili, il 12% del pubblico ascolta i programmi radiofonici esclusivamente in FM. L'88% utilizza la ricezione radiofonica digitale, ovvero tramite DAB+, la radio tramite reti televisive e/o internet. Il valore soglia richiesto è quindi già stato quasi raggiunto.
L'anno scorso, 42 delle 44 emittenti radiofoniche svizzere e la SSR avevano inizialmente concordato uno spegnimento anticipato e scaglionato delle stazioni FM: Agosto 2022 per la SSR e gennaio 2023 per le emittenti private. Quest'estate, dopo le proteste, il settore ha annunciato che lo spegnimento dell'FM avverrà solo alla fine del 2024. (Werbewoche.ch). Questo dovrebbe far piacere soprattutto ai conducenti di vecchi modelli di veicoli. (SDA)