La SRG non sarà soggetta al Controllo federale delle finanze.

Anche in futuro la Società svizzera di radiotelevisione SRG non sarà soggetta alla vigilanza del Controllo federale delle finanze. Il Consiglio degli Stati ha respinto una richiesta in tal senso. La questione è quindi chiusa.

Jahrelange Belästigungen bei RTS
(Immagine simbolica: SRG SSR)

In marzo, il Consiglio nazionale ha approvato un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale ticinese di centro Marco Romano. Martedì, il Consiglio degli Stati ha seguito la linea della sua Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni (KVF-S), che aveva chiesto di respingerla. La decisione è stata presa con 25 voti favorevoli e 19 contrari.

Gli attuali meccanismi di controllo "molto completi" della SSR sono sufficienti, ha dichiarato il portavoce della Commissione Stefan Engler (al centro/GR). Oltre ai consueti audit finanziari interni e all'audit esterno, la SSR è controllata sia dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) che dal dipartimento competente (Uvek).

Secondo la maggioranza della Commissione, un ulteriore organo di revisione non apporterebbe alcun valore aggiunto, ma porterebbe semplicemente a un aumento della burocrazia. La mossa potrebbe anche mettere a repentaglio l'autonomia del programma garantita dalla Costituzione, ha affermato Engler. "C'è un rischio potenziale per l'indipendenza della SSR".

Una minoranza guidata da Thierry Burkart (PLR/AG), invece, ha voluto seguire il Consiglio nazionale. I favorevoli hanno sostenuto che una verifica da parte del Controllo federale delle finanze (CDF) è opportuna a causa dell'ammontare del canone versato ogni anno alla SSR.

Nel testo dell'iniziativa, Romano ha scritto che il CDF, in quanto organismo indipendente, sarà in grado di effettuare audit finanziari della SSR basati sul rischio e sulla gestione. Non vede alcun pericolo per l'autonomia del programma. Il CDF effettua anche audit di altre autorità senza mettere a rischio la loro indipendenza. (SDA)

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