Studio: la Svizzera vede gli influencer in modo critico
Secondo uno studio condotto da FHNW e Gfs-Zurich, solo un intervistato su venti ha acquistato consapevolmente un prodotto sulla base di una raccomandazione di un influencer negli ultimi tre mesi. Anche le pubblicità a pagamento godono di scarsa fiducia.
È stata condotta un'ampia indagine sulla popolazione svizzera per scoprire come gli intervistati si informano prima di effettuare un acquisto, di quali canali si fidano, quali marchi digitali apprezzano, quali forme di comunicazione preferiscono e cosa pensano di influencer, pubblicità a pagamento e content marketing. Lo studio è stato condotto da un team di autori della School of Business dell'Università di Scienze Applicate della Svizzera Nord-occidentale FHNW e di Gfs-Zurich.
Le raccomandazioni degli influencer non vengono (consapevolmente) accettate
Lo studio ha dimostrato che solo un intervistato su venti (5%) ha acquistato (consapevolmente) un prodotto negli ultimi tre mesi sulla base di una raccomandazione di un influencer. Sebbene gli intervistati più giovani (tra i 18 e i 39 anni) abbiano valutato l'importanza degli influencer un po' più alta (media di 1,6 sulla scala a 5 punti) rispetto ai 40-64enni (1,3) e agli over 65 (1,2), il livello rimane comunque molto basso. L'unica cosa è che per gli intervistati è difficile valutare l'effettiva influenza degli influencer, perché molte azioni e decisioni vengono prese inconsciamente.
Circa due quinti (39%) degli intervistati hanno dichiarato di prestare attenzione al fatto che un post su Internet sia pagato o meno. Allo stesso modo, circa due quinti degli intervistati (43%) si fidano meno degli annunci a pagamento rispetto a quelli non pagati. Il motivo di sfiducia più frequentemente citato è che gli annunci a pagamento sono percepiti come non veritieri, non obiettivi o distorti. Gli intervistati con un livello di istruzione elevato o molto elevato e quelli che si informano online per effettuare un acquisto sono particolarmente critici nei confronti degli annunci a pagamento.
Fonti di informazione importanti e familiari offline e online
Anche il negozio o i conoscenti sono importanti fonti di informazione per la popolazione svizzera prima dell'acquisto (39% degli intervistati), seguiti da fonti internet come i social media o i siti web (28%). Le fonti di informazione digitali più frequentemente citate al momento dell'acquisto dalla popolazione svizzera intervistata sono (sono possibili più risposte):
- Rivenditori online con i loro siti web (50% degli intervistati)
- Produttore stesso (45%)
- Valutazioni e raccomandazioni degli utenti (26%)
Dal 2 al 23 novembre 2022, la School of Business dell'Università di Scienze Applicate della Svizzera Nord-occidentale FHNW, insieme all'istituto di ricerca sociale e di mercato Gfs-Zurigo, ha condotto 1.001 interviste a svizzeri di lingua tedesca e francese di età superiore ai 18 anni. L'indagine comprendeva domande sul comportamento informativo prima di un acquisto, sulla fiducia nelle fonti di informazione digitali e sulla percezione del content marketing digitale. Qui lo studio può essere scaricato gratuitamente.