Digital Ad Trust: valori peggiori nel secondo trimestre
L'iniziativa "Digital Ad Trust Switzerland" (DAT) ha nuovamente esaminato i valori certificati di tutti gli editori partecipanti per il secondo trimestre del 2023. I punteggi di qualità nelle aree viewability, brand safety e ad fraud sono leggermente peggiorati.
Dal febbraio 2021, l'Associazione IAB Svizzera (IAB), le Leading Swiss Agencies (LSA) e la Swiss Advertisers Association (SWA) collaborano con la DAT per rendere più trasparente il mercato svizzero della pubblicità digitale (advertisingweek.ch segnalati). Nel frattempo, la maggior parte degli editori svizzeri è certificata per i valori di qualità e DAT informa regolarmente sugli sviluppi.
Tassi di visibilità: Leggero deterioramento
Dopo il forte aumento dei tassi di visibilità nel primo trimestre del 2023 Si è registrato un leggero calo e la viewability complessiva di tutti i formati è stata del 70,3% nel secondo trimestre. Soprattutto l'annuncio a mezza pagina, che di recente ha superato per la prima volta la soglia del 90%, è sceso a una visibilità dell'86,9%. È ancora di gran lunga il formato più visibile.
Il rettangolo medio è stato l'unico mezzo pubblicitario a migliorare nel secondo trimestre, dopo il forte aumento registrato nel primo trimestre. Il valore è ora del 78,6%. Il wideboard è sceso di 2,9 punti percentuali al 70,7%. Anche il Mobile Medium Rectangle è diminuito del 3,3%, passando al 63,6% nel secondo trimestre. Da non dimenticare: lo standard globale MRC per la viewability richiede il 50% perché un'impressione pubblicitaria sia considerata consegnata.
Frodi pubblicitarie: leggero aumento ad un livello basso
Il tasso di frode pubblicitaria del Traffico Invalido Sofisticato (SIVT) è aumentato nuovamente nel secondo trimestre, per la prima volta dopo due trimestri in calo, e ora si attesta su una media dello 0,76%.
Valori di sicurezza del marchio: rimangono a un livello molto basso
I valori di sicurezza del marchio raccolti dallo IAS rimangono a un livello molto basso, pari allo 0,10%. Nel primo trimestre, il valore era ancora più basso, pari allo 0,06%.