Rinnovato l'accordo sui media con l'UE
Il Consiglio federale ha presentato al Parlamento il messaggio sul rinnovo dell'Accordo sui media tra la Svizzera e l'UE. L'accordo consente ai registi svizzeri di partecipare pienamente al nuovo programma di finanziamento cinematografico dell'UE Media 2007.
Il Consiglio federale ha presentato al Parlamento il messaggio sul rinnovo dell'Accordo sui media tra la Svizzera e l'UE. Secondo un comunicato dell'Ufficio federale della cultura, la partecipazione a Media 2007 è subordinata alla condizione che la Svizzera applichi un'ulteriore disposizione della direttiva UE "Televisione senza frontiere" a partire dal novembre 2009. La conseguenza sarebbe che le finestre pubblicitarie di emittenti straniere rivolte al pubblico svizzero non sarebbero più soggette alla legge svizzera, ma esclusivamente alle normative nazionali del Paese di origine dell'emittente (ad esempio, per quanto riguarda l'autorizzazione di pubblicità di alcolici o politica). Ciò richiede una modifica della Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) mediante una corrispondente risoluzione parlamentare. Il Consiglio federale deciderà in merito all'avvio di una revisione della LRTV in un secondo momento e dopo aver valutato attentamente gli interessi in gioco. Si dovrà tenere conto dello stato dei lavori di revisione della Convenzione del Consiglio d'Europa. Secondo il comunicato, il Consiglio federale ha richiesto un contributo annuale della Svizzera al programma di finanziamento di circa 10 milioni di franchi.
L'accordo sui media mira a migliorare le opportunità di mercato e la distribuzione internazionale dei film svizzeri. Non vengono sostenuti i costi di produzione veri e propri, ma le aree che precedono e seguono la produzione: la formazione dei registi (in particolare nel settore delle nuove tecnologie), la realizzazione del progetto (sceneggiatura), il doppiaggio e, soprattutto, la distribuzione.
L'ultima generazione di programmi per i media (2001-2006) ha permesso di sostenere circa 8.000 produzioni di trenta Paesi. La metà dei film europei proiettati oggi nelle sale cinematografiche beneficia di questo sostegno comunitario.
L'accordo sui media mira a migliorare le opportunità di mercato e la distribuzione internazionale dei film svizzeri. Non vengono sostenuti i costi di produzione veri e propri, ma le aree che precedono e seguono la produzione: la formazione dei registi (in particolare nel settore delle nuove tecnologie), la realizzazione del progetto (sceneggiatura), il doppiaggio e, soprattutto, la distribuzione.
L'ultima generazione di programmi per i media (2001-2006) ha permesso di sostenere circa 8.000 produzioni di trenta Paesi. La metà dei film europei proiettati oggi nelle sale cinematografiche beneficia di questo sostegno comunitario.