Ricalcolo delle cifre di Bakom

Secondo la NZZ am Sonntag, la nuova tassa sui media genererà circa 130 milioni in più all'anno per la SSR rispetto al prelievo attuale. Il Consiglio federale assicura che l'importo sarà adeguato al ribasso se ciò dovesse effettivamente verificarsi.

Il nuovo prelievo per le economie domestiche sarà di circa 400 franchi anziché gli attuali 462 franchi. Il Consiglio federale promette che il passaggio al nuovo sistema sarà neutrale dal punto di vista delle entrate: Non verranno riscosse più tasse e la SSR non riceverà più soldi.

Secondo la NZZ am Sonntag, i conti non tornano. Se si dovesse credere alle cifre dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), le entrate aumenterebbero complessivamente di quasi 200 milioni di franchi e rimarrebbero anche molti più soldi per la SSR.

Il calcolo della NZZ am Sonntag si basa sulle cifre contenute nella scheda informativa di Bakom "Die neue Abgabe für Radio und Fernsehen". In essa, l'ufficio calcola circa 145.000 aziende pagatrici e 3,302 milioni di famiglie tenute a pagare il canone in caso di cambio di sistema. Se si moltiplica questo numero di pagatori del canone (al netto delle abitazioni prive di impianti di ricezione) con le tariffe previste, comprese tra i 400 e i 39.000 franchi, si ottiene un introito complessivo di 1,53 miliardi di franchi, secondo quanto riportato dalla NZZ am Sonntag.

Si tratta di quasi 200 milioni di franchi in più rispetto al canone Billag introdotto nel 2013. Secondo questo calcolo, anche la SSR dovrebbe ricevere di più: con il nuovo sistema, alle emittenti private andrebbe una quota minore (al massimo il sei per cento dei ricavi totali); dopo tutte le altre deduzioni, alla SSR resterebbero circa 1,34 miliardi di franchi. Si tratta di 130 milioni in più rispetto al 2013.

Per Hans-Ulrich Bigler, direttore dell'associazione di categoria, ciò rientra nelle tattiche di offuscamento dei proponenti. Bakom non ha voluto commentare in dettaglio il calcolo. Tuttavia, scrive che le cifre utilizzate nella scheda informativa si riferiscono agli anni 2012 e 2013, e non si sa ancora come si svilupperanno fino alla prevista entrata in vigore della legge nel 2018. Inoltre, bisogna tenere conto dell'inflazione.

L'Ufficio ribadisce alla NZZ am Sonntag che la modifica del sistema non è in alcun modo finalizzata a fornire alla SSR più denaro. "Se le entrate dovessero risultare superiori a quelle previste, il Consiglio federale fisserebbe l'importo del prelievo in misura corrispondente, inferiore ai 400 franchi previsti". I calcoli definitivi saranno effettuati nel 2018, sempre che il progetto di legge venga approvato.

Se il numero di aziende e famiglie continuerà a crescere come in passato, è plausibile che il Consiglio federale possa essere preso in parola e chiedere un'ulteriore riduzione delle tasse, prosegue l'articolo. (NZZ am Sonntag/sis)
 

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