Simon Huber per Fairmed: Una vita senza assistenza sanitaria di base

L'organizzazione svizzera per lo sviluppo Fairmed mette in scena una sala operatoria fluida, ponendo il tema dell'assistenza sanitaria primaria al centro del suo nuovo spot televisivo. Simon Huber è responsabile dell'attuazione della campagna.

Simon Huber GesundheitNell'ultimo anno e mezzo abbiamo ricevuto diverse immagini di reparti medici IP e sale operatorie sovraffollate. Anche se le opinioni su come affrontare la pandemia sono attualmente molto diverse tra la popolazione, tutti concordano su una cosa: in caso di emergenza, siamo tutti felici di avere un'assistenza sanitaria intatta.

Fairmed si è posta l'obiettivo di far sì che nessuno al mondo debba più soffrire o morire per una malattia curabile e che anche i più poveri abbiano diritto a cure mediche di base. Nella sua attuale campagna, l'organizzazione sfrutta l'attuale sensibilizzazione della popolazione svizzera e traduce le rimostranze del Sud globale che devono essere superate nel nostro mondo occidentale, e quindi nel nostro sistema di valori.

Per questo, Simon Huber e la sua troupe mettono in scena i contrasti tra un sistema sanitario intatto e uno scomparso e fanno sparire una sala operatoria, completa di personale di sala e tecnologia medica. In questo modo, lo spot televisivo mira a rompere la distanza emotiva del pubblico in modo sorprendente e ad aumentare l'empatia e la preoccupazione degli spettatori.

La campagna "Wir bringen Gesundheit zu den Ärmsten" (Portiamo la salute ai più poveri) sarà diffusa immediatamente nella pubblicità esterna DOOH e, a partire dal 2022, anche sulle stazioni televisive pubbliche e private della Svizzera tedesca e francese.

Lo spot ha potuto essere realizzato solo grazie al generoso sostegno di numerosi partner che hanno donato a Fairmed attrezzature, tempo e competenze.


Responsabile di Fairmed: David Maurer (responsabile marketing), Saskia van Wijnkoop (comunicazione/PR), Arno Meili (marketing e comunicazione). Produzione cinematografica: Simon Huber (idea/concept, produzione, regia, macchina da presa), Sara Weingart (scenografia), Raphael Toel (illuminazione), Dominik Lang/Brosky Media (motion control), Yann Zieschank/Chilicosta (costruzione delle decorazioni), Kaspar Kilchenmann (montaggio/VFX), Bluebox (sound design e sound mixing), Jügen Kupka (color grading).

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