Nonostante Lex Netflix, lo streaming non deve diventare più costoso
La "Lex Netflix" sarà presto messa ai voti. L'iniziativa chiede ai fornitori di streaming di investire nel cinema svizzero. I dati di Moneyland.ch mostrano che possono permettersi di farlo.
Il 15 maggio 2022 gli elettori svizzeri voteranno sulla nuova legge sul cinema. Il tema principale della votazione è se i servizi di streaming debbano investire il quattro per cento del loro fatturato locale in film svizzeri.
L'impatto della nuova legge sui singoli fornitori dipende da due fattori: Quanti clienti paganti hanno e quanto sono alti i prezzi dei rispettivi fornitori di streaming. Moneyland.ch ha stilato una panoramica su questo tema.
Netflix ha 3,4 milioni di utenti
Netflix continua ad essere il leader in Svizzera, come dimostra lo studio sullo streaming 2021 di Moneyland.ch: il 54% degli svizzeri* dichiara di guardare Netflix. Al contrario, gli altri servizi di streaming stranieri hanno un numero di utenti molto inferiore: il 13% degli intervistati guarda Disney Plus, il 10% Amazon Prime Video.
Convertito in popolazione svizzera, ciò significa che nel 2021 cinque dei più popolari fornitori di streaming a pagamento in Svizzera avevano un totale di circa sei milioni di utenti. Con 3,4 milioni, Netflix ne rappresenta più della metà.
Tuttavia, non è chiaro quanti di questi utenti paghino effettivamente un abbonamento. Questo perché alcuni abbonamenti allo streaming possono essere utilizzati su più dispositivi e alcuni condividono il proprio login con gli amici. Il sondaggio di Moneyland.ch mostra che il 55% degli svizzeri paga almeno un servizio di streaming. Ad esempio, il 39% della popolazione utilizza un abbonamento a pagamento a Netflix.
Da 4,99 euro a 24,90 franchi al mese
Netflix non è solo in testa in termini di numero di utenti, ma anche in termini di prezzi, come mostra un confronto di Moneyland.ch. Il provider addebita ai suoi clienti fino a 24,90 franchi svizzeri al mese. I fornitori più economici in Svizzera sono Netzkino Plus a 4,99 euro e Apple TV plus a 6 franchi al mese.
Quando si confrontano i prezzi, è importante tenere presente che la gamma di film offerti dai vari servizi di streaming non è identica: alcuni film sono disponibili solo su Netflix, altri solo su Disney Plus o Amazon Prime, perché molti servizi di streaming puntano molto su serie e film esclusivi. Netflix è diventato grande con questa strategia, ma anche Amazon Prime Video, Disney Plus e Apple TV Plus stanno facendo lo stesso.
"Un servizio di streaming a basso costo non è di alcuna utilità per un cliente se la serie che desidera non è disponibile tramite questo servizio di streaming", afferma l'esperto di telecomunicazioni Ralf Beyeler di Moneyland.ch. "Gli spettatori devono quindi pagare il prezzo richiesto o rinunciare del tutto alle serie e ai film corrispondenti". Oppure guardano i contenuti insieme a persone che conoscono".
Lex Netflix potrebbe guadagnare milioni
I dati relativi agli utenti e ai prezzi dimostrano soprattutto una cosa: la Lex Netflix ha il suo nome a ragione. Il 4% che i fornitori di servizi di streaming dovrebbero investire nel film svizzero è probabilmente una cifra elevata, soprattutto per Netflix. Netflix non pubblica cifre ufficiali sul suo fatturato in Svizzera. Ma se ipotizziamo che la metà dei 3,4 milioni di clienti svizzeri paghi l'abbonamento più economico a Netflix, ciò significherebbe un fatturato annuo di circa 240 milioni di franchi per il provider. Il 4% di questa cifra è pari a quasi 10 milioni di franchi.
A titolo di paragone, se la metà degli utenti del secondo fornitore di streaming, Disney Plus, pagasse un abbonamento, il ricavo annuale sarebbe di circa 64 milioni di franchi. Il quattro per cento è pari a 2,6 milioni di franchi.
Complessivamente, l'Ufficio federale della cultura stima che, con l'approvazione della legge, 18 milioni di franchi svizzeri di finanziamenti aggiuntivi andranno a progetti e coproduzioni cinematografiche svizzere.
Questo causerà un aumento dei prezzi?
Gli oppositori della legge temono che gli investimenti previsti dalla Lex Netflix portino a un aumento dei prezzi degli abbonamenti. I fornitori non hanno confermato finora, ma hanno già esercitato pressioni contro la nuova legge nel 2021, a volte in modo pesante.
"I grandi fornitori come Netflix non sarebbero costretti ad aumentare i prezzi", sottolinea Benjamin Manz, amministratore delegato di Moneyland.ch. I fornitori stranieri guadagnano molto di più per cliente in Svizzera che in altri Paesi, senza risentire degli elevati costi di localizzazione. Un abbonamento a Netflix in Germania, ad esempio, costa da 7,99 a 17,99 euro. I clienti svizzeri pagano l'equivalente di circa il 40% in più rispetto ai clienti tedeschi. Rispetto agli Stati Uniti, la percentuale è di circa il 30%. "Netflix potrebbe facilmente permettersi il quattro per cento", afferma Manz.
Negli ultimi anni, i fornitori hanno già aumentato costantemente i prezzi in Svizzera. "È abbastanza probabile che i prezzi dello streaming continuino a salire", afferma l'esperto Beyeler. Tuttavia, è lecito chiedersi se la lex di Netflix sarà davvero il fattore decisivo. Dopotutto, negli ultimi anni i fornitori di streaming come Netflix hanno registrato aumenti di prezzo anche in altri Paesi, compresi quelli confinanti con la Svizzera. Inoltre, un obbligo di investimento simile esiste già in Paesi come la Francia, dove però l'abbonamento a Netflix è ancora molto più economico rispetto al nostro Paese.