Il Consiglio della stampa rimprovera la Tribune de Genève

In un articolo sulla migrazione e la violenza domestica, il quotidiano Tribune de Genève non ha rispettato il suo dovere di ricerca della verità e le regole per il trattamento delle fonti. Il Consiglio svizzero della stampa ha approvato il relativo reclamo.

L'articolo intitolato "Le 'coup de la Russe', un véritable cauchemar pour les hommes", ovvero "Il 'trucco russo' sta diventando un incubo per gli uomini", riguardava le donne provenienti da Paesi extracomunitari che rischiano l'espulsione in caso di divorzio. Secondo l'articolo, sempre più spesso le donne in questione dichiarano di aver subito violenza domestica per evitare l'espulsione. Negli ambienti legali questo trucco è noto come "trucco della donna russa".

Il giornale non ha cercato di contattare la persona accusata e di verificare la credibilità delle dichiarazioni delle sue fonti, ha reso noto giovedì il Consiglio della stampa. Il Consiglio ha inoltre criticato il fatto che il giornale non abbia citato i dati disponibili sull'argomento in questione. In questo modo è venuto meno ai suoi obblighi, che sono alla base della professione giornalistica.

Nessuna discriminazione

D'altra parte, il Tribune de Genève non viola il Codice del giornalismo in materia di discriminazione. Secondo la prassi del Consiglio svizzero della stampa, non tutte le affermazioni sprezzanti su un gruppo o un individuo possono essere considerate automaticamente avvilenti o discriminatorie.

Secondo il Consiglio della stampa, i termini utilizzati nell'articolo sono abbastanza vaghi e variegati da evitare la stigmatizzazione. (SDA)

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