Il Consiglio della stampa critica la pubblicità velata
Il Consiglio svizzero della stampa ha approvato un reclamo contro la NZZ am Sonntag. Un articolo di pubblicità nativa non era stato chiaramente contrassegnato. In generale, il Consiglio della stampa critica la pubblicità velata e sostiene una chiara separazione tra pubblicità e contenuti editoriali.
Secondo il Consiglio della stampa, i giornali e i media online svizzeri pubblicano sempre più spesso articoli che sono pubblicità acquistate, ma non sono chiaramente riconoscibili come tali. Ciò ingannerebbe e fuorvierebbe il pubblico e i media danneggerebbero la propria credibilità di giornalisti indipendenti. Il Consiglio della stampa insiste sul fatto che il pubblico deve essere in grado di distinguere a prima vista la pubblicità dal contenuto editoriale.
Ad esempio, il Consiglio della stampa ha ricevuto diversi reclami che denunciano una non chiara separazione tra contenuti editoriali e pubblicità. Il Consiglio della stampa ha già trattato un reclamo. Critica il NZZ di domenica a causa di un articolo a tutta pagina intitolato "Superhero Pork", che era in gran parte identico per font, layout e design alle pagine editoriali della rivista NZZ di domenica era stato. Erano riconoscibili solo due differenze: Il titolo della pagina diceva "Contenuto sponsorizzato da Proviande" e alla fine dell'articolo c'era scritto "Questo articolo è stato prodotto da NZZ Content Solutions per conto di Proviande". Secondo il Consiglio della stampa, sarebbe stato necessario uno sguardo molto attento per capire che si trattava di pubblicità a pagamento e non di contenuti editoriali.
In questo modo, la NZZ am Sonntag ha violato il codice deontologico dei giornalisti. Tale codice prevede che i contenuti a pagamento siano chiaramente distinti dai contenuti editoriali. In caso contrario, la pubblicità deve essere chiaramente dichiarata come tale. Il NZZ di domenica omesso.
In queste forme di pubblicità, il termine "sponsorizzazione" è spesso usato in modo improprio, anche se si tratta ovviamente di pubblicità. Con la sponsorizzazione si finanziano i contributi editoriali senza influenzarne il contenuto. I contenuti a pagamento, invece, sono pubblicità. Secondo il Consiglio della stampa, questa commistione tra sponsorizzazione e pubblicità danneggia anche la credibilità del giornalismo.
L'Associazione dei giornalisti accoglie con favore la dichiarazione
L'associazione dei giornalisti Impressum scrive in un comunicato che accoglie con favore la dichiarazione del Consiglio della stampa. Chiede inoltre al Gruppo NZZ di pubblicare la dichiarazione e a tutte le aziende mediatiche di astenersi in futuro "dalla pratica di confondere in modo palesemente voluto i contenuti editoriali con quelli a pagamento".