Indice di utilizzo dei media: maggiore attenzione al digitale

Il "Media Use Index 2023" di Wunderman Thompson esamina l'attuale utilizzo dei media e il comportamento informativo della popolazione svizzera e mostra gli sviluppi, le ultime tendenze e le potenzialità.

"La digitalizzazione della nostra vita quotidiana procede incessantemente. Lo si vede meglio nell'uso dei media. Praticamente tutti i canali sono ora, almeno in parte, digitali", afferma Peter Petermann, responsabile della strategia di Wunderman Thompson. "Da 14 anni studiamo e documentiamo questi cambiamenti con il Wunderman Thompson Media Use Index. Vogliamo aiutare gli inserzionisti a comunicare meglio con i loro gruppi target".

Nello studio di quest'anno, Wunderman Thompson ha modificato il focus dell'analisi: Meno media e hardware "classici", più canali e contenuti digitali. Attraverso un sondaggio online rappresentativo, in collaborazione con l'agenzia sorella EssenceMediacom, sono state interpellate circa 2.500 persone di età compresa tra i 16 e i 69 anni.

Lo studio fornisce approfondimenti sull'uso dei media e sul comportamento informativo della popolazione svizzera, in particolare sui temi dello streaming, dei giochi, dei social media, degli influencer e dell'e-commerce. Un approfondimento separato sul tema di tendenza del "social commerce" mostra inoltre come i social media si stiano sempre più affermando come canale di vendita aggiuntivo.

Cambiamento nell'uso dei media: da URL a IRL

Mentre gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un aumento dell'uso dei media - non da ultimo per l'influenza della pandemia Covid 19 - per la prima volta si nota un cambiamento: Rispetto all'anno precedente, quasi tutti i media esaminati stanno perdendo terreno nell'uso quotidiano. Gli svizzeri sembrano ora preferire trascorrere la loro vita quotidiana IRL - "nella vita reale" - piuttosto che online. Particolarmente colpiti sono i canali "classici" come la radio, i quotidiani e le riviste di interesse generale. Ma anche la TV e i video brevi vengono guardati meno spesso.

Ma ci sono anche chiari vincitori in termini di intensità di utilizzo: i giochi, i podcast e lo streaming musicale sono in aumento nell'utilizzo mensile. Anche i social media riescono ancora a guadagnare leggermente e sono solo al secondo posto nell'utilizzo giornaliero. I dati utilizzati riguardano l'intero anno 2022.

Il gioco diventa il nuovo mainstream

L'aspetto particolarmente entusiasmante è che il gioco si sta affermando come nuovo mainstream: Più della metà degli svizzeri ha già avuto contatti con questo argomento e la tendenza aumenta di anno in anno. Lo studio dimostra che il gioco non è solo perseguito attivamente, ma si sta trasformando sempre più in un evento per spettatori, proprio come altri formati di sport e intrattenimento.

Il ruolo dei social media sta cambiando

Per molto tempo la definizione di social media è stata caratterizzata dallo scambio tra utenti. Lo studio mostra ora un cambiamento nell'utilizzo: il 42% degli intervistati attivi sui social media utilizza le piattaforme per l'intrattenimento. Solo al secondo posto, con il 40%, i social media sono utilizzati principalmente per i contatti con amici e familiari. La comunicazione e la condivisione delle proprie opinioni stanno perdendo importanza. I social media si stanno quindi trasformando da canale di contatti sociali a canale di notizie e intrattenimento.

Influenza degli influenzatori

"Gli influencer sono ormai un canale serio per i brand, non solo come creatori di contenuti, ma lungo l'intero funnel", spiega Peter Petermann. "Accompagnano il percorso del cliente fino alla vendita, che avviene sempre più spesso online.

Il 42% degli svizzeri segue regolarmente vari influencer e nella generazione Z la percentuale sale al 75%. Gli influencer sono percepiti come più stimolanti, divertenti e informativi rispetto alle offerte dei media tradizionali e della pubblicità. Per questo motivo, stanno diventando dei consulenti nel processo di acquisto per un numero sempre maggiore di svizzeri: per il 30% della popolazione totale, la raccomandazione di un influencer ha un'influenza decisiva sulla decisione di acquisto. Tra i più giovani, fino ai 25 anni, la cifra è ancora più alta.

Il continuo boom del commercio elettronico

Il 98% della popolazione svizzera di età compresa tra i 16 e i 69 anni ha già acquistato prodotti o servizi online; praticamente non ci sono più differenze di età nell'e-commerce. Secondo lo studio, il principale motore del boom dell'e-commerce è la convenienza: "Convenienza" e "indipendenza dagli orari di apertura" sono le parole più citate. Il prezzo si colloca solo al quarto posto in Svizzera.

Il commercio sociale sta diventando sempre più popolare

In un approfondimento separato, condotto nel marzo 2023, il Media Use Index di quest'anno mette in evidenza il tema di tendenza del "social commerce", lo shopping digitale nel contesto dei social media. Lo studio mostra che i social media si stanno affermando sempre più come canale di vendita aggiuntivo e che il social commerce è quindi una forma di shopping perfettamente accettabile per circa un terzo degli intervistati. Secondo Petermann, non sarà più necessario distinguere tra acquisti "normali", e-commerce e social commerce.

"Gran parte della vita si svolge sempre più sui social media", afferma Giselle Vaugne, Co-CEO di Wunderman Thompson. "L'intuizione di questo studio MUI è essenziale per noi. I brand che vogliono essere rilevanti per tutte le fasce d'età in futuro dovranno affrontare la sfida di fare pubblicità in modo più frammentato e specifico per ogni canale a seconda del gruppo target."

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