I media si danno delle regole per trattare l'IA

L'intelligenza artificiale pone nuove domande e problemi alle case editrici di media. Quanto sono affidabili i risultati generati dall'IA? Come si possono etichettare i contenuti? Alcuni media hanno già emanato linee guida, altri sono ancora nel pieno del lavoro.

(Immagine simbolo: Unsplash.com)

Il gruppo media Ringier ritiene che un approccio consapevole all'IA sia molto importante, soprattutto per le aziende del settore. Ringier ha quindi deciso di introdurre delle linee guida per tutte le aziende del gruppo, che è presente in 19 Paesi. Lo ha annunciato martedì la casa editrice di media (Werbewoche.ch).

Tra l'altro, i risultati generati dagli strumenti di IA dovrebbero sempre essere messi in discussione in modo critico. Inoltre, il contenuto deve essere etichettato. Gli strumenti e le tecnologie di IA sviluppati, integrati o utilizzati da Ringier devono essere sempre equi, imparziali e non discriminatori. Le informazioni riservate e i segreti commerciali non devono essere inseriti nelle applicazioni di IA.

Riferimento alle voci artificiali su SRF

La Radiotelevisione svizzera SRF si impegna per ottenere il massimo della sicurezza e della trasparenza, come si evince dalle linee guida presenti sul sito web. Ad esempio, quando vengono utilizzate voci generate artificialmente o clonate, ciò deve essere esplicitamente dichiarato. Inoltre, l'azienda si affida a un'IA controllata e incentrata sull'uomo.

Le case editrici Tamedia, NZZ e CH Media stanno ancora pianificando lo sviluppo di linee guida. Su richiesta di Keystone-SDA, CH Media ha dichiarato che un gruppo di lavoro editoriale sta lavorando su questo tema. In generale, attribuiscono il massimo valore a un approccio responsabile all'IA.

Tamedia e NZZ se ne occupano

La NZZ ha scritto, su richiesta, che si sta occupando sia dei contenuti che dell'uso tecnico dell'IA e che sta attualmente lavorando alle relative linee guida. Secondo il responsabile della comunicazione, Tamedia intende pubblicare a breve le proprie linee guida.

Anche l'agenzia di stampa Keystone-SDA ha definito in aprile la propria posizione nei confronti dell'IA, pubblicandola sul proprio sito web. Tra le altre cose, l'agenzia dichiara se è stata utilizzata una forma di IA nell'acquisizione di informazioni o contenuti. Allo stesso modo, vengono segnalate le immagini in cui è stata applicata una forma di IA. (SDA)

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