Comunicazione e fiducia: Discussioni animate al Vertice sulla comunicazione

Martedì scorso si è svolto nuovamente il Communication Summit, dopo una pausa di due anni dovuta alla pandemia. Circa 150 ospiti hanno partecipato all'evento organizzato dalla Zurich PR Society e dalla Zurich Press Association sul tema "Comunicazione e fiducia - a chi possiamo ancora credere?".

All'ETH di Zurigo, il moderatore Reto Lipp ha discusso con i partecipanti Monika Bütler, Gerd Scheller, Christian Dorer e Michael Herrmann su come i media, la politica e l'economia stanno affrontando il cosiddetto "deficit di fiducia".

All'inizio, l'attenzione era rivolta in particolare alla pandemia di Corona e ai suoi effetti sulla fiducia nelle istituzioni. Il politologo Michael Hermann, tuttavia, ha messo in prospettiva la divisione della società che era stata evocata: "Il voto del novembre 2021 ha dimostrato che la democrazia diretta funziona come una terapia di gruppo". Lo conferma anche l'economista ed ex vicepresidente della task force scientifica Covid, Monika Bütler: "Percepisco una fiducia rafforzata nella scienza, anche se allo stesso tempo si è accentuato il rifiuto".

Per Christian Dorer, caporedattore del Gruppo Blick, la pandemia ha dimostrato soprattutto una cosa: "Quando c'è un bisogno straordinario di notizie, la maggioranza ricorre ai media classici". Gerd Scheller, CEO di Siemens Svizzera, ha osservato che la pandemia ha dato lezioni preziose sia all'economia che alla società su come affrontare le crisi.

"Focus sulle "Fughe di Corona

La tavola rotonda si è concentrata sui cosiddetti "Corona Leaks", che hanno dato luogo a un vivace scambio di e-mail tra l'amministratore delegato di Ringier Marc Walder e il responsabile della comunicazione di Alain Berset Peter Lauener. Dorer, in particolare, che fa parte del gruppo Ringier insieme al gruppo Blick, ha dovuto prendere posizione su questo tema. Ha chiarito che le informazioni non provengono dal suo reparto tappeti, ma sono state ricercate da lui stesso.

Dorer ha anche difeso l'andamento generale del reportage di Corona: "La Vista ha la tendenza a esagerare. Ma quando la realtà è già così folle, non possiamo aggiungervi altro. Abbiamo quindi sostenuto un percorso responsabile". Ma ha anche riconosciuto gli errori commessi negli ultimi tre anni: "Ma non quelli di cui siamo accusati ora".

Alla domanda se un capo non potesse sapere cosa stesse facendo il suo responsabile della comunicazione, Gerd Scheller ha avuto una risposta chiara: "Penso che sia possibile che Alain Berset non sapesse tutto. In Siemens cerchiamo di coltivare una cultura della fiducia e non tutto viene approvato.

La fiducia ha bisogno di dialogo

Scheller ha sottolineato che il dialogo è importante per costruire la fiducia. Monika Bütler è d'accordo: "Bisogna coltivare uno scambio semi-istituzionale tra scienza e politica per poter gestire meglio le crisi". Corona lo aveva appena dimostrato in modo impressionante. E Michael Hermann ha sottolineato ancora una volta la forza della democrazia diretta per il dialogo: "Gli oppositori della vaccinazione hanno avuto l'opportunità di far sentire la loro opinione. Nel giro di pochissimo tempo sono stati indetti dei referendum, ma poi sono falliti. In Svizzera non ci limitiamo a cancellare le opinioni diverse come avviene in altri Paesi".

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