La creatività caratterizza la sua vita e la sua carriera, ma per il curatore Chris Dercon il termine è anche un veicolo di oppressione. Una conversazione sul neoliberismo, sulla precarietà urbana e sugli artisti che diventano marchi.
Johannes Hapig
-
13 settembre 2021
Siete su un articolo disponibile solo con un abbonamento online a Markt-Kom. Per poter leggere l'intero contenuto, è necessario un abbonamento attivo.
Altri articoli sull'argomento
Il riconoscimento vocale automatico sta facendo grandi progressi
Mujinga e Ditaji Kambundji diventano i nuovi volti del marchio Rausch
Evoq è il nuovo membro delle Agenzie leader in Svizzera